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Diritto civile – Assicurazione da responsabilità civile

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Il presente lavoro è dedicato all’analisi della disciplina del licenziamento nullo alla luce di quanto statuito dal cosiddetto Jobs act.

Il presente lavoro esamina le problematiche connesse al risarcimento del danno alla persona nel settore specifico dell’assicurazione da responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti.

Il primo capitolo è dedicato all’analisi della normativa che disciplina il contratto di assicurazione. Attraverso un breve excursus storico si esamina l’evoluzione giuridica dell’istituto dell’assicurazione noto sin dall’epoca dei Greci  e finalizzato  a determinare lo spostamento del rischio normalmente attribuito a uno dei contraenti. Tuttavia, l’assicurazione, in origine, era considerata solo un patto che poteva essere aggiunto a qualsiasi tipo di contratto di carattere commerciale.

Solo nella seconda metà del XIV secolo è emerso chiaramente il concetto di contratto di assicurazione definibile come quello per il quale una persona assume il rischio di un’altra, obbligandosi a pagare una somma determinata o determinabile, nel caso si verifichi un sinistro, e questa, da parte sua, si obblighi a pagare un corrispettivo dell’assunto rischio.

Ben presto l’esigenza della copertura dei rischi emersa nell’ambito del commercio marittimo si è estesa a tutti i settori ; pertanto, il contratto di assicurazione si è, ben presto, rivelato uno strumento duttile  e si è diffuso con molta rapidità. Ciò ha imposto l’esigenza di elaborare una qualificazione giuridica dell’assicurazione. La dottrina francese tradotta nelle norme del Codice Napoleonico qualificò l’assicurazione come contratto aleatorio simile alla scommessa.

Nell’ordinamento giuridico italiano il contratto di assicurazione è disciplinato, principalmente, dal codice civile, dal codice della navigazione e dal Codice delle assicurazioni che ha abrogato le leggi speciali precedentemente vigenti. Attraverso l’analisi della normativa vigente, dunque, si individua nel rischio l’elemento caratterizzante l’assicurazione e si delineano la causa e la struttura del relativo contratto.

Il secondo capitolo è dedicato alle complesse problematiche legate alla risarcibilità del danno non patrimoniale. Attraverso il contributo della dottrina e della giurisprudenza si ricostruisce, preliminarmente, il complessivo sistema codicistico della responsabilità extracontrattuale attraverso l’analisi delle norme degli artt.2043 c.c. e 2059 c.c.. Ciò consente di delimitare l’ambito di risarcibilità del danno patrimoniale  e non patrimoniale alla luce del disposto del codice civile.

Successivamente, poi, si esamina la lunga e complessa evoluzione dottrinale e giurisprudenziale che ha condotto all’emersione del danno biologico, del danno morale soggettivo e del danno esistenziale, prestando particolare attenzione alle modalità e ai criteri di liquidazione di ciascuna tipologia di danno.

Il terzo capitolo, infine, è dedicato al tema specifico del risarcimento del danno alla persona prodotto da sinistri stradali.  Dopo aver delineato i tratti caratterizzanti l’evoluzione della disciplina dell’assicurazione RCA resa obbligatoria dalla legge n.990 del 1969, si esamina la legge n.57 del 2001 che ha introdotto regole specifiche in materia di liquidazione del danno biologico determinato da lesioni micropermanenti .

L’analisi dei dati statistici tratti dagli studi condotti dall’ACI in collaborazione con l’ISTAT consentono di verificare che gli infortuni  e, quindi, il danno biologico da essi determinato hanno una incidenza notevole sul dato complessivo relativo ai sinistri stradali verificatisi negli ultimi anni. Ciò contribuisce ad accrescere in misura rilevante i costi umani e sanitari dell’incidentalità e, nel contempo, consente di verificare quanto sia importante una efficace e completa disciplina giuridica della liquidazione del danno alla persona. L’avvento del nuovo Codice delle assicurazioni private, in realtà, pur innovando numerosi e importanti settori della disciplina dell’assicurazione RCA, non ha apportato  modifiche sostanziali al sistema di liquidazione del danno alla persona, dedicando a tale tematica due disposizioni normative che, tuttavia, non sono in grado di dare una risposta esauriente al problema del risarcimento del danno alla persona considerato in tutte le sue possibili manifestazioni. I criteri di liquidazione indicati dal Codice, infatti, continuano a non garantire il giusto equilibrio tra l’esigenza di uniformità e di certezza e il bisogno di flessibilità che, invece, presuppone la possibilità di personalizzare il risarcimento.

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