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Le Sezioni Unite si pronunciano sull’ammortamento alla francese nei mutui a tasso fisso
Il 19 luglio del 2023 il Tribunale di Salerno, ricorrendo all’istituto previsto dall’art.363 bis c.p.c. ha disposto il rinvio pregiudiziale alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ponendo la seguente questione di diritto: “Dica la Corte di Cassazione se la mancata indicazione della modalità di ammortamento c.d. “alla francese” e/o del regime di capitalizzazione “composto” degli interessi passivi all’interno di un contratto di mutuo bancario stipulato nella vigenza del Decreto Legislativo n. 385 del 1993, anche per il caso in cui la modalità di ammortamento c.d. “alla francese” ed il regime di capitalizzazione “composto” siano desumibili dal cliente facendo ricorso al complesso delle condizioni contrattuali ed economiche pattuite (comprese quelle contenute nel piano di ammortamento allegato al contratto), integri oppure no un’ipotesi di nullità parziale del contratto di mutuo bancario ai sensi dell’articolo 117, comma 4, del D.Lgs. n. 385/1993, con le conseguenze di cui al comma 7 della succitata disposizione”.
Euribor e titolo esecutivo: la Cassazione fornisce chiarimenti
Il provvedimento del Procuratore Generale
Come rilevato in “Manipolazione Euribor: la parola passa alle Sezioni Unite“, nel mese di marzo il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiesto al primo Presidente di valutare l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite di un caso di nullità delle pattuizioni dei tassi di interesse dei mutui ancorata all’Euribor per il periodo 2005-2008.
In particolare, il Procuratore ha ritenuto che l’intervento delle Sezioni Unite fosse necessario a chiarire:
- se la decisione della Commissione Antitrust Europea C (2013) 8512/1 del 4.12.2013 (che ha accertato l’avvenuta manipolazione dell’Euribor in violazione della normativa antitrust) vale come presupposto fondamentale e prova privilegiata della condotta illecita, per tutte le banche e non solo per quelle direttamente coinvolte nel relativo accertamento;
- quale sia l’onere della prova incombente su chi agisce in giudizio.
Manipolazione dell’Euribor: la parola passa alle Sezioni Unite
L’Euribor e la violazione della normativa antitrust
L’Euribor è un indice di riferimento utilizzato sui mercati monetari internazionali per indicare il costo dei prestiti interbancari in euro.
Esso è definito come un indice del «tasso al quale sono offerti depositi a termine in euro nel mercato interbancario da una banca primaria a un’altra banca primaria all’interno della zona euro». L’Euribor non è un tasso fissato dalle Banche, ma è, al contrario, un dato oggettivo, rilevato e pubblicato da un’agenzia terza, la Thomson Reuters, incaricata dalla Federazione Bancaria Europea.
L’indice è costituito dalla media ponderata (escludendo dal computo il 15% dei valori più alti e più bassi) dei tassi applicati, nelle operazioni interbancarie, da un gruppo consistente delle più rilevanti banche europee.
Collegio di Coordinamento ABF: il preavviso della segnalazione in SIC è obbligatorio anche per il debitore imprenditore
L’obbligo del preavviso della segnalazione nei sistemi di informazione creditizia (SIC) di CRIF vale nei confronti di tutte le persone fisiche, anche se non sono consumatori. Il preavviso tardivo rende le segnalazioni efficaci pro futuro.
I quesiti posti al Collegio di Coordinamento
Il Collegio di Coordinamento con la decisione n.4632 del 15 maggio 2023 ha fornito chiarimenti in merito all’interpretazione della normativa sul preavviso della segnalazione in SIC del nominativo di un debitore, persona fisica, non consumatore.
In particolare, ha risposto ai seguenti quesiti:
- se il preavviso sia un presupposto di legittimità della segnalazione anche quando la persona fisica segnalata non sia un consumatore, ma un imprenditore individuale;
- se il preavviso inviato successivamente alla data di prima segnalazione in SIC valga a rendere efficaci pro futuro le segnalazioni effettuate nel periodo successivo a quello di ricezione della comunicazione
L’ABF sulla prescrizione dei Buoni Fruttiferi AD e 18P
Con la Decisione N. 575 del 20 gennaio 2023 l’Arbitro Bancario e Finanziario – Collegio di Napoli. ha nuovamente affrontato la questione della prescrizione del diritto alla riscossione dei buoni postali serie AD istituita con DM del Tesoro del 23/07/1987.
Il ricorrente, intestatario di nr. 4 buoni fruttiferi “a termine”, del valore nominale di £ 1.000.000 ciascuno si è visto negare il rimborso nel mese di gennaio 2022, per intervenuta prescrizione del diritto alla riscossione dei titoli stessi.
L’ABF sull’illegittima segnalazione in CRIF e la prova del preavviso
Con la decisione n.523 del 19 gennaio 2023 l’ABF – Collegio di Bologna ha affrontato il tema dell’onere della prova in un caso di segnalazione del nominativo di un cliente, nella banca dati del Sistema di Informazioni Creditizie SIC di CRIF che contiene informazioni sui finanziamenti richiesti ed erogati a privati e imprese.
Nel caso di specie, la ricorrente, avendo la necessità di accedere al credito, ha scoperto di essere stato segnalato in SIC da una società che in passato le aveva concesso un finanziamento (poi estinto) per il ritardato pagamento di alcune rate relative. La segnalazione non era stata preceduta dal preavviso dovuto in base all’art.125 comma 3 TUB e all’art. 5, comma 6 del Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da privati in tema di credito al consumo.
Il pagamento dell’assegno a persona diversa dal prenditore
La Corte di cassazione con le ordinanze n. 38102 e 38110 del 29 dicembre 2022 ha ribadito l’orientamento delle Sezioni Unite rispetto alla responsabilità della banca negoziatrice per il pagamento dell’assegno non trasferibile a persona diversa dal legittimo prenditore.
Purtroppo accade ancora che alcuni enti provvedano a consegnare assegni ai legittimi prenditori mediante l’utilizzo della posta ordinaria, ritenendo che la clausola di non trasferibilità, unitamente al procedimento di identificazione effettuato al momento della negoziazione del titolo, possano di per sé costituire una idonea garanzia rispetto al trafugamento. Invece, gli assegni, una volta trafugati, sono ugualmente incassati da soggetti non legittimati che utilizzano documenti falsificati.
La Corte Costituzionale dichiara l’incostituzionalità della norma del Decreto Sostegni bis che rende irretroattivi gli effetti della sentenza Lexitor
La sentenza Lexitor resa dalla Corte di Giustizia Europea nel caso C-383/18 in data 11.9.2019 ha rivoluzionato il credito al consumo fornendo una interpretazione chiarificatrice dell’art.16 della direttiva 2008/48 dell’Unione Europea, recepita in Italia con il d.lgs. 141 del 2010. La citata direttiva stabilisce che il consumatore ha diritto, in caso di rimborso anticipato del finanziamento, a una riduzione del costo totale del credito, che comprende gli interessi e i costi dovuti per la restante durata del contratto. In base all’art.3 della medesima direttiva, dunque, vanno ridotti gli interessi, le commissioni, le imposte e tutte le spese che il consumatore deve pagare in relazione al contratto, escluse le spese notarili.
Le opposte tesi del Tribunale di Napoli e del Collegio di Coordinamento ABF sui mutui con ammortamento alla francese.
A distanza di una settimana il Collegio di Coordinamento ABF, da una parte, e il Tribunale di Napoli, da un’altra, si sono pronunciati in merito alla legittimità del regime composto di capitalizzazione degli interessi applicato al mutuo con ammortamento alla francese, in assenza di espressa pattuizione scritta, giungendo a conclusioni opposte.
L’investimento in vino attraverso gli NFT e la blockchain
Nell’articolo Le operazioni in criptovalute come investimenti di tipo finanziario abbiamo esaminato le problematiche connesse al fenomeno degli investimenti in valute virtuali effettuati attraverso la distributed ledger o blockchain (catena di blocchi), che, come si è detto, è un registro aperto che può memorizzare le transazioni tra due parti in modo sicuro, verificabile e permanente. Le transazioni hanno ad oggetto i token cioè i gettoni digitali che sono offerti agli investitori. Una tipologia particolare di token è rappresentata dai Non Fungible Token meglio noti come NFT.