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Il presente lavoro è il risultato di un’attività di ricerca e di studio dedicata al realismo giuridico, un movimento filosofico che nasce e si diffonde tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo in Europa e in America.
Il realismo giuridico è una filosofia che ha ad oggetto il fenomeno giuridico e nasce dai contributi di pensatori i quali, condividendo alcuni principi di base, elaborano ciascuno una propria personale visione del diritto.
Esso rappresenta la reazione all’idealismo e al positivismo normativistico di Kelsen e si sviluppa contemporaneamente sia in Europa nell’alveo dell’Università di Uppsala, sia in America.
Naturalmente il diverso contesto sociale, giuridico e culturale che caratterizza i due continenti contribuisce a segnare la differenza esistente tra le diverse forme del realismo giuridico che sono il realismo giuridico scandinavo e quello americano.
Il primo capitolo di questo lavoro è destinato a fornire al lettore una panoramica generale del realismo giuridico finalizzata ad indicare sommariamente i caratteri fondamentali delle due varianti di questo movimento filosofico.
Il secondo capitolo è finalizzato ad approfondire la conoscenza del realismo giuridico americano attraverso la lettura critica delle opere dei suoi massimi esponenti cioè di Oliphant, Llewellyn e Frank.
Il terzo capitolo, invece approfondisce il realismo giuridico scandinavo attraverso l’esposizione della teoria della realtà di Axel Hagerstrom che rappresenta il sostrato filosofico del movimento.
A partire da questa teoria Lundstedt e Olivecrona sviluppano le loro personali e originali definizioni del fenomeno giuridico che emergono dalle loro più importanti opere.
All’interno del realismo giuridico scandinavo assume una posizione particolare il pensiero di Alf Ross al quale è opportuno dedicare l’ultimo capitolo di questo lavoro.
Si tratta della filosofia di un autore che, conosciuto l’idealismo formale di Hans Kelsen e il realismo giuridico americano e scandinavo, denuncia gli errori sia del primo che del secondo giungendo ad elaborare una ricostruzione del fenomeno giuridico aderente al neopositivismo o neoempirismo. Il lavoro si chiude con delle considerazioni conclusive in merito al realismo giuridico e ai suoi sviluppi.
Il presente lavoro, dunque, si conclude con l’analisi delle vicende connesse alle proposte di modifica dell’art.18 a partire dal Libro Bianco sul Mercato del lavoro in Italia del 2001 nel quale il Ministro Maroni ha previsto la sospensione del regime di stabilità reale del posto di lavoro e, quindi, dell’applicazione dell’art.18 dello statuto dei lavoratori.
L’acceso dibattito determinato da questa proposta ha coinvolto anche la dottrina giuridica ed ha sollecitato la presentazione di una serie di proposte di legge che sono oggetto di trattazione dell’ultimo capitolo.