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Il presente lavoro è finalizzato allo studio della nullità del matrimonio canonico determinata dall’ esclusione della indissolubilità cioè da una fattispecie di simulazione relativa del consenso matrimoniale.
A tale scopo nel primo capitolo si ricostruisce l’evoluzione storico-giuridica del fenomeno della simulazione del consenso matrimoniale, attraverso la lettura delle fonti del diritto romano, delle opere dei teologi e dei canonisti del medioevo, dal decreto di Graziano e delle decretali, degli atti del Concilio di Trento e infine dei Codici di diritto canonico del 1917 e del 1983.
Da questa indagine preliminare si evince che il concetto di matrimonio come contratto consensuale nasce nel diritto giustinianeo e si afferma definitivamente intorno al XII secolo. La definizione del consenso come elemento costitutivo del matrimonio induce a riconoscere rilevanza giuridica ai vizi che possono inficiarne la validità e, tra questi, alla simulazione.
Da ciò scaturiscono le norme che nel Codice di diritto canonico del 1917 e, successivamente, in quello del 1983 prevedono la nullità del matrimonio quando uno solo o entrambi i coniugi, nel manifestare il consenso alle nozze, escludono il matrimonio in sá oppure uno degli elementi o delle proprietà essenziali che lo caratterizzano.
Questa fattispecie, malgrado il legislatore canonico la definisca con il termine di esclusione, corrisponde nella sostanza alla simulazione e alla riserva mentale di diritto civile alle quali, però, non è completamente assimilabile.
Per comprendere a fondo i caratteri della simulazione del consenso nel matrimonio di diritto canonico è necessario analizzare nel secondo capitolo la struttura del consenso attraverso lo studio dei contributi che la dottrina ha elaborato su questo tema. In tal modo è possibile individuare l’oggetto del consenso matrimoniale ed i suoi elementi essenziali.
Attraverso la dottrina e la giurisprudenza si definiscono soprattutto i tratti caratterizzanti delle proprietà essenziali del matrimonio che sono l’unità e l’indissolubilità.
Nel terzo capitolo, dunque, si analizzano le tipologie di simulazione del consenso matrimoniale previste dal Codice di diritto canonico del 1983 e, in particolare, la simulazione assoluta che consiste nella esclusione del matrimonio in sé e la simulazione relativa che, invece, consiste nella esclusione di uno degli elementi o delle proprietà essenziali del matrimonio.
Infine l’ultimo capitolo è dedicato al tema specifico dell’esclusione della indissolubilità del matrimonio canonico.
Premessa la definizione dell’indissolubilità intesa come proprietà essenziale e naturale del matrimonio, si analizza sommariamente l’evoluzione storico-giuridica di questa fattispecie di nullità e si studiano le problematiche di diritto sostanziale e di diritto processuale che essa attualmente pone agli operatori del diritto. Attraverso gli interventi della dottrina e le sentenze della giurisprudenza rotale si effettua una rassegna delle soluzioni proposte per il superamento di tali problematiche e l’applicazione concreta delle norme del Codice di diritto canonico.