Il potere accademico in Italia è in crisi. Lo è da molto tempo, ma oggi in modo esemplare perché a ragioni storiche se ne sono sovrapposte altre strutturali. L’università italiana appare come un mondo di insiders, iper-regolato e insieme arcaico. Il potere accademico, che pure gode di molte credenziali nel sistema politico, ha perso quei requisiti di indipendenza, di trasparenza e di responsabilità che sono il segno di un vero potere.
Per troppo tempo si è pensato di riformare l’università senza avere una visione chiara dei suoi problemi, manipolandone i meccanismi di autonomia, intromettendosi in questioni che non competono alla politica, trascurando, invece, i problemi veri del governo degli atenei. Il futuro del potere degli accademici passa piuttosto dalla qualità degli assetti di controllo e di governo delle università. Una governance moderna ed efficiente è il presupposto di un successo che è ancora possibile contro il declino intellettuale e scientifico del Paese e per un’autentica democrazia del merito.
Dati del libro
Titolo: La crisi del potere accademico in Italia. Proposte per il governo delle università
Autore: Capano G.; Tognon G.
Anno: 2008
Formato: Copertina flessibile
Editore: Il Mulino
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