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Il nuovo vademecum per la privacy a scuola

Il Garante per la privacy il 15 maggio ha pubblicato un nuovo Vademecum per la tutela della privacy a scuola.

Esso è il frutto dell’aggiornamento di un precedente vademecum realizzato nel 2016 prima dell’applicazione del Regolamento UE 679/2016 (GDPR). Il Garante privacy, dunque, porta avanti una prassi avviata sin dal 2010 quando, per la prima volta, fu pubblicato l’opuscolo “La privacy sui banchi di scuola” seguito, nel 2012, dall’approfondimento “Dai tablet alla pagella elettronica. Le regole da ricordare”.

Le istituzioni scolastiche, i docenti, gli studenti e le famiglie hanno necessità di strumenti agili per conoscere le basilari regole poste a tutela della riservatezza e della dignità della persona, che devono sempre essere al centro della formazione di ogni cittadino di oggi e di domani.

Il Garante, dunque, ha deciso di attualizzare e ampliare i contenuti del vademecum diffuso nel 2016 aggiornandoli al GDPR e alla normativa applicabile al contesto educativo e formativo.

La prima parte del nuovo Vademecum è dedicata alle regole generali che presiedono al trattamento dei dati in ambito scolastico in base al GDPR, ed indica i principali diritti e doveri e le forme di tutela messe a disposizione dell’interessato.

La seconda parte del vademecum raccoglie i casi affrontati dal Garante con maggiore frequenza, in modo da offrire elementi di riflessione e di approfondimento per tutti coloro che operano in ambito   scolastico. Esso chiarisce dubbi o fraintendimenti legati al trattamento dei dati nelle istituzioni scolastiche, sia con riferimento all’attività didattica, che alla gestione dei rapporti di lavoro.

Infatti, nella sezione Vita da studente si analizzano le questioni relative alle iscrizioni, ai temi, ai voti, alle comunicazioni scolastiche, alla disabilità e al servizio mensa.

Inoltre, il Garante fornisce preziose indicazioni e suggerimenti su come aiutare i più giovani a tutelarsi di fronte ai rischi connessi allo sviluppo del mondo digitale. Infatti, nel vademecum è presente un focus su alcuni fenomeni preoccupanti che possono coinvolgere i più giovani (come il cyberbullismo, il revenge porn e il sexting) e alle buone prassi di educazione digitale (dallo sharenting alla corretta gestione dei video e delle foto realizzate in occasione di feste e gite scolastiche).

Sezioni specifiche sono, altresì, dedicate alle regole che presiedono alla pubblicazione su Internet di atti o documenti che riportano informazioni personali di studenti e personale della scuola e all’utilizzo di strumenti di videosorveglianza.

Infine, il vademecum fornisce un utile glossario e indica un elenco di fonti per approfondire le tematiche trattate nelle varie sezioni.