L’ assedio. La Costituzione e i suoi nemici

“L’assedio” è un pamphlet in difesa della Costituzione italiana, che in questa stagione politica occupa – per l’appunto – una trincea, circondata da truppe numerose. Colpa del sistema politico, che scarica sulla Carta costituzionale tutta la sua impotenza a inaugurare una stagione di riforme. Ma colpa altresì degli italiani, o almeno di quanti hanno via via smarrito il sentimento dei diritti e dei doveri che ci aveva lasciato in dote la generazione degli anni Quaranta, quella dei nostri padri fondatori.

Ecco perché l’Italia è un paese senza legge: non c’è spazio per la legalità se la legge più alta viene ignorata o vilipesa. Questa malattia ha però origini lontane: nei ritardi con cui la nostra Carta è stata attuata; nelle prassi incostituzionali (almeno 15); nelle «controriforme» della Costituzione (per lo più fallite, anche se tre Bicamerali e innumerevoli altri tentativi hanno finito per delegittimare le istituzioni vigenti); nelle leggi che svuotano i valori costituzionali (il lodo Alfano non è che l’ultimo esempio). Ora è giunta la resa dei conti: dal Parlamento al Quirinale, dai giudici ordinari alla Consulta, tutti i contropoteri sono sotto schiaffo. “L’assedio” ci offre un contributo per resistere.

Dati del libro

TitoloL’ assedio. La Costituzione e i suoi nemici
Autore: Ainis Michele
Prezzo: € 12,75
Anno: 2011
Altri dati:271 p., brossura
Editore: Longanesi
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Il giudice. Le battaglie di Raffaele Guariniello

C’è in Italia un magistrato che è diventato l’emblema di diritti da restituire a chi se li è visti conculcare: cominciando dai lavoratori oggetto di discriminazioni per le loro idee politiche, o per la loro militanza sindacale, e arrivando a uomini e donne costretti a rischiare la salute e la vita per mantenere un impiego, per crescere i figli, per vivere una vita normale.

Il libro ripercorre e racconta le inchieste e i processi che questo magistrato, Raffaele Guariniello, ha promosso o celebrato nell’arco di quarant’anni come pubblico accusatore e, al tempo stesso, difensore delle parti più deboli e dimenticate della nostra società. Lo scandalo delle schedature Fiat, i problemi della medicina del lavoro, le prime azioni contro l’amianto, l’uso di certe categorie di farmaci in una squadra di calcio, fino a due grandi processi ancora in discussione nelle aule di giustizia – quello per lo spaventoso rogo alla ThyssenKrupp e quello per le migliaia di vittime dell’Eternit  -, sono le più importanti vicende giudiziarie che il procuratore Guariniello ha seguito, mettendo a nudo guai e distorsioni della società italiana.

Dati del libro

TitoloIl giudice. Le battaglie di Raffaele Guariniello
Autore: Papuzzi Alberto
Prezzo: € 12,75
Anno: 2011
Altri dati:153 p., brossura
Editore: Donzelli
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Osservazioni sull’onere della prova nei giudizi di anatocismo

Nei giudizi promossi dai correntisti allo scopo di ottenere la restituzione degli interessi anatocistici spesso si pone il problema della distribuzione dell’onere della prova tra attore e istituto di credito convenuto. Non di rado tale problematica è affrontata e risolta, nei casi concreti, ricorrendo ad una vistosa quanto ingiustificata deroga alla regola di giudizio sancita dall’art.2697 c.c. La suddetta norma dispone che “Chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento. Chi eccepisce l’inefficacia di tali fatti ovvero eccepisce che il diritto si è modificato o estinto deve provare i fatti su cui l’eccezione si fonda.” (altro…)

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione in tema di anatocismo: gli effetti della sentenza n.24418 del 2 dicembre 2010

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24418 depositata in data 02.12.2010 hanno esercitato la propria funzione nomofilattica, intervenendo su alcune questioni che, in tema di anatocismo bancario, non erano univocamente valutate e decise dalla giurisprudenza di merito. La pronuncia è giunta a seguito del ricorso proposto dalla Banca Popolare Pugliese avverso la Sentenza n. 97 del 2009 emessa dalla Corte d’Appello di Lecce, relativamente ad una causa per la ripetizione di illegittime competenze bancarie avviata da un correntista salentino. (altro…)

La Corte Costituzionale sulla decorrenza della prescrizione per la ripetizione degli interessi anatocistici

Con l’attesa sentenza n.78 pubblicata oggi, 05 aprile 2012, la Corte Costituzionale ha sciolto il nodo relativo alla illegittimità costituzionale dell’art.2 comma 61 del decreto legge n.225 del 29.12.2010 coordinato con le modifiche apportate con la legge di conversione n.10 del 26.2.2011. Tenendo conto delle censure mosse alla norma dai diversi Tribunali remittenti e considerate le difese svolte dagli Istituti di credito coinvolti nelle singole vicende processuali, la Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di entrambi i periodi di cui si compone l’art.2 comma 61 della legge di conversione del cosiddetto decreto mille proroghe. (altro…)

La prescrizione in materia di anatocismo: dalla Corte di Cassazione alla Corte Costituzionale passando per il decreto milleproroghe

L’applicazione della sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 24418 del 2010.

La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n.24418 del 2 dicembre 2010 ha creato non poche difficoltà applicative. Mentre per il problema relativo alla capitalizzazione degli interessi i giudici non hanno avuto difficoltà a confermare l’illegittimità dell’applicazione di tale pratica nel caso in cui si trattasse di rapporti instaurati prima del 30 giugno 2000, con riferimento alla prescrizione del diritto alla ripetizione dell’indebito, la questione si è fatta più complessa. La sentenza delle Sezioni Unite, in realtà, parla chiaro: infatti, le Sezioni Unite, a differenza di quanto è accaduto in passato, non si limitano a sostenere che il termine di prescrizione decorre dalla chiusura del conto corrente bancario inteso come rapporto strutturalmente unitario. (altro…)

La crisi del potere accademico in Italia. Proposte per il governo delle università

Il potere accademico in Italia è in crisi. Lo è da molto tempo, ma oggi in modo esemplare perché a ragioni storiche se ne sono sovrapposte altre strutturali. L’università italiana appare come un mondo di insiders, iper-regolato e insieme arcaico. Il potere accademico, che pure gode di molte credenziali nel sistema politico, ha perso quei requisiti di indipendenza, di trasparenza e di responsabilità che sono il segno di un vero potere.

Per troppo tempo si è pensato di riformare l’università senza avere una visione chiara dei suoi problemi, manipolandone i meccanismi di autonomia, intromettendosi in questioni che non competono alla politica, trascurando, invece, i problemi veri del governo degli atenei. Il futuro del potere degli accademici passa piuttosto dalla qualità degli assetti di controllo e di governo delle università. Una governance moderna ed efficiente è il presupposto di un successo che è ancora possibile contro il declino intellettuale e scientifico del Paese e per un’autentica democrazia del merito.

Dati del libro

TitoloLa crisi del potere accademico in Italia. Proposte per il governo delle università
Autore: Capano G.; Tognon G.
Anno: 2008
Formato: Copertina flessibile
Editore: Il Mulino
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I diritti presi sul serio

“Prendere sul serio” i diritti significa riconoscerne il carattere sovrastatale e quindi la necessità di tutelarli non solo all’interno degli Stati ma anche fuori e contro gli Stati stessi: essi si qualificano dunque come dei vincoli costituzionali ai poteri pubblici.

È in nuce l’avvio di una teoria etica dell’uguaglianza e del liberalismo, secondo la quale un ordinamento è giusto solo se assicura “uguale rispetto e considerazione” per tutte le concezioni della vita. Ma anche l’inizio della teoria costituzionale della democrazia con il nuovo ruolo assegnato al diritto giurisprudenziale.

Ronald Dworkin deve la sua fama a questo saggio pubblicato nel 1977 e reso disponibile al pubblico italiano nel 1982, in cui contrastando il positivismo giuridico e l’utilitarismo, ha aperto feconde prospettive per la teoria del diritto e della politica degli ultimi 30 anni. Un grande classico del pensiero giuridico contemporaneo viene ora proposto nella versione integrale.

Dati del libro

TitoloI diritti presi sul serio
Autore: Dworkin Ronald
Anno: 2010
Formato: Copertina flessibile
Editore: Il Mulino (collana Collezione di testi e di studi)
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Brevi osservazioni sull’anatocismo nei mutui

Il mutuo bancario si configura come un’operazione di finanziamento che prevede un piano di ammortamento rateale. Le rate sono costituite in parte da capitale e in parte da interessi secondo una composizione che varia a seconda della forma di ammortamento prescelta.

Atteso che ciascuna rata è composta sia di capitale, sia di interessi gli eventuali interessi moratori da corrispondere con riferimento alle rate scadute e impagate verranno calcolate sull’intera rata dando luogo implicitamente alla produzione di interessi sugli interessi già maturati. (altro…)